La nuova legge di stabilità modificherà il regime dei minimi con riferimento a professionisti, mini imprese e lavoratori autonomi
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Il cosiddetto “Regime dei minimi” è destinato a cambiare nuovamente pelle. Con l’approvazione della nuova legge di stabilità, infatti, potrebbe passare al vaglio anche il nuovo regime forfettario per professionisti, mini imprese e lavoratori autonomi. Le modifiche sostanziali riguardano l’aliquota applicabile ai fini della tassazione; Dopo l’entrata in vigore dell’ultimo regime dei minimi la percentuale di tassazione è diminuita al 5 %. A partire invece dal 1° gennaio 2015, dovrebbe salire al 15 %. Se questa misura dovesse essere confermata, il versamento a saldo entro il prossimo Giugno 2015 sarà calcolato ancora con la vecchia aliquota (riferita al periodo d’imposta 2014). L’aumento scatterà dall’esercizio successivo.
E’ prevista la possibilità di restare nel regime agevolato senza più vincoli di tempo. Viene abbattuto, infatti, il vincolo attuale di permanenza di cinque anni. Attualmente, infatti, decorso questo periodo di tempo è possibile continuare a fruire del regime fino al compimento del trentacinquesimo anno di età.
Ulteriori novità riguardano il limite massimo dei ricavi per fruire del regime. L’attuale D.L. n. 98/2011 in vigore prevede una soglia pari a 30.000 €, invece la legge di Stabilità attuale dovrebbe prevedere limiti differenziati a seconda del tipo di attività svolta. I limiti dei ricavi dovrebbero essere compresi tra 15.000 e 40.000 €.
Il regime dei minimi, inoltre, si trasformerebbe da regime analitico a regime forfetario, prevedendo specifici regimi a coefficienti, a seconda del tipo di attività svolta.
Da non dimenticare inoltre le novità riguardanti le nuove iniziative produttive disciplinate dall’art. 13 della L. n. 388/2000, il cui limite di reddito sarà ridotto forfetariamente di un terzo. I contribuenti potranno versare i contributi, non più tenendo conto dei minimali, ma considerando il reddito effettivamente dichiarato. I contribuenti, inoltre dovrebbero essere esclusi dall’applicazione dell’IVA, dell’IRAP e dagli studi di settore. Non sarà ,pertanto, obbligatoria la tenuta delle scritture contabili.
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