Imprese e start up innovative avviano una partnership strategica per raggiungere nuovi obiettivi; un connubio fra innovatività e know-how.

Servizio aggiornamento gratuito a disposizione degli utenti registrati di Unione Consulenti.

growthLa rete d’imprese costituisce un’alternativa più che valida per tutte quelle società che decidono di accrescere la loro competitività e il loro valore all’interno del mercato di riferimento senza doversi unficare tramite fusione o sottostare al controllo di un unico soggetto.
In occasione di SMAU Milano 2014, Eugenio Ferrari, Presidente di ASSORETIPMI, Federico Grianti e Livio Lavelli, della Delegazione Lombardia ASSORETIPMI hanno tenuto un workshop intitolato “Reti di Imprese & start up, aggregazione per il successo”. In tale avvenimento è stato portato all’attenzione del pubblico, come le imprese IT possono essere complementari ai contratti di rete e quindi diventare partner tecnologici; specialmente nel caso di start up neo costituite con tecnologia innovativa da condividere con società ad orientamento più tradizionale, che sussistono all’interno della rete. Dal canto loro, le imprese offrono competenze e know-how necessario alla risoluzione di problematiche derivanti dalle fasi iniziali come la gestione della fiscalità, del posizionamento all’interno del mercato, della ricerca di finanziamenti e delle opportunità per il Business.
I vantaggi di una strategia di questo tipo sono molteplici: per le PMI, l’aggregazione in reti d’imprese significa combattere la crisi, innovando il proprio prodotto/servizio, e in alcuni casi internazionalizzandosi (per cercare investimenti esteri); per le Start up migliorare il proprio posizionamento strategico non solo dal punto di vista del mercato ma anche per quanto riguarda il riconoscimento delle innovazioni brevettate e tutto grazie allo scambio di competenze che hanno il valore aggiunto di mantenere inalterata, l’individualità giuridica delle società.
In pratica vi è l’attuazione di una strategia, a prima vista, molto lineare: ottenere il massimo rendimento dal valore innovativo/tecnologico delle Start up con le potenzialità di mercato che possiedono le PMI tradizionali.
Dal punto di vista degli oneri per l’ingresso di una società in una rete d’impresa si aggirano intorno ai 160/170 euro relativo ai costi di registrazione in Camera di Commercio; a cui vanno aggiunti 1.550 euro di spese notarili e ulteriori fondi per la stesura, da parte di un avvocato, del contratto di rete. Eventuali oneri per la gestione dell’operatività dipendono esclusivamente dalla struttura della rete di appartenenza.
Attualmente in Italia le reti d’imprese si aggirano intorno a circa 1.777, di cui più del 85% costituitesi non prima di aprile; di queste reti fanno parte più di 9mila imprese così distribuite: 40% nel settore dell’Industria, il 30% nel settore dei Servizi, il 20% nell’Edilizia e il 10% fra i settori dell’Agricoltura e Commercio; questi dati comunicano senza alcun dubbio che le imprese nell’ultimo periodo stanno dando prova di aver compreso il valore dei vantaggi a conseguenza di questo tipo di aggregazione.

Per avere ulteriori informazioni vi ricordiamo che è disponibile il servizio professionale di risposta ai quesiti personali: Richiedi un parere all’esperto