L’ultimo aggiornamento relativo al sistema di tutela del risparmio è costituito dalla Proposta di Legge n. 4747, presentata il 25 febbraio 2004 ed intitolata “Istituzione del Sistema di Tutela del Risparmio”.

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I Disegni di Legge che hanno preceduto quest’ultimo erano il n. 4705 del 2004, presentato il 16 febbraio 2004, ed il n. 4639 del 2004, presentato il 27 gennaio 2004. La Proposta di Legge n. 4747 venne assegnata alle commissioni riunite VI Finanze e X Attività Produttive il 15 marzo 2004.
L’iniziale sistema previsto dal Disegno n. 4705 suggeriva un modello di vigilanza cosidetto “per finalità”. Esso prevedeva cioè l’accorpamento nei diversi organismi di controllo, quali la Consob, la Banca d’Italia e così via, delle competenze necessarie per perseguire determinate finalità di controllo. 

La Consob veniva trasformata in Autorità per la tutela del Risparmio. Essa viene definita dall’art. 1 del Disegno di Legge n. 4705 del 2004 “un organismo indipendente, con personalità giuridica di diritto pubblico, piena capacità di diritto privato e autonomia organizzativa e gestionale, negoziale e contabile, secondo le disposizioni del proprio statuto e dei regolamenti interni, nel rispetto delle norme di legge”.

La novità consiste nell’attribuire alla nuova Autorità, la quale mantiene le funzioni originarie della Consob, determinate competenze riservate sino ad oggi alla Banca d’Italia. Nello specifico, l’art. 3, comma 3, del Disegno n. 4705 del 2004 prevede che “siano trasferiti all’Autorità i poteri e le competenze attribuiti alla Banca d’Italia dal titolo VI del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, nonché gli altri poteri e le competenze relative alle stesse materie, attribuite da altre leggi alla Banca d’Italia…”. Le competenze trasferite alla nuova Autorità sono cioè quelle in materia di trasparenza delle condizioni contrattuali relative ad operazioni e servizi bancari e finanziari. 

Alla nuova Autorità sono altresì trasferite le competenze di cui agli artt. 11, 12, 129 del dlgs N. 385 del 1° settembre 1993. Vale a dire quelle in materia di raccolta del risparmio, di obbligazioni e titoli di deposito emessi dalle banche, di controlli sulle emissioni di valori mobiliari. 

Secondo il Disegno di Legge n. 4705 del 2004 alla Banca d’Italia restano invece le altre competenze previste dal citato testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, nonché quelle ad essa riservate dal d. lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, recante il testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria. 

Altri organismi contemplati dal Disegno di Legge n. 4705 del 2004 sono la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP), l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo (ISVAP), ai quali restano attribuite le competenze, rispettivamente, in materia di vigilanza sui fondi pensione e sulle imprese di assicurazione e sui relativi prodotti. 

Infine, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), la quale mantiene le proprie competenze, vengono attribuiti nuovi poteri. Per le operazioni di acquisizione e di concentrazione nel settore bancario diventano necessarie sia l’autorizzazione della Banca d’Italia, per le valutazioni di sana e prudente gestione, sia l’autorizzazione dell’AGCM, alla quale spettano le valutazioni relative all’assetto concorrenziale del mercato. 

La nuova Proposta di Legge n. 4747 del 2004, invece, fa dietro-front sulle competenze di COVIP e ISVAP. L’art. 12 di tale Proposta di Legge, prevede infatti che “alla Banca d’Italia siano attribuiti anche le relative competenze e i poteri di vigilanza dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo (ISVAP) e della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) in materia di stabilità. 

L’art. 13 della Proposta di Legge n. 4747 del 2004 prevede poi l’istituzione della Autorità per la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari. Tale Autorità, secondo l’art. 12, comma 2, di tale Proposta di Legge “succede in tutti i rapporti attivi e passivi in capo alla Commissione nazionale per le società e la Borsa”.

L’art. 12, comma 2, di tale Proposta di Legge specifica inoltre che tale Autorità “assicura la trasparenza del mercato in cui operano le banche e tutti gli altri operatori e intermediari finanziari e le società i cui titoli sono negoziati in mercati regolamentati. A tale fine all’Autorità per la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari sono inoltre assegnate le competenze attribuite dal titolo VI del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legge n. 385 del 1° settembre 1993, e successive modificazioni, alla Banca d’Italia”.

In conclusione, sembra che vi sia una volontà unanime nell’attribuire alla neonata Autorità, sostitutiva delle Consob, alcune competenze fino ad ora di competenza della Banca d’Italia, ovvero quelle previste dal titolo VI del dlgs. n. 385 del 1° settembre 1993. Al fine evidentemente di concentrare una maggiore fascia di funzioni in un unico organismo alla luce di una finalizzazione comune dei compiti della nuova Autorità. 

Dall’altro lato, si prospettano ancora delle incertezze per quanto riguarda l’attribuzione di altre competenze ad altri organismi, quali ISVAP e COVIP, per i quali si propongono soluzioni contrastanti, dovute evidentemente ad una non chiara visione circa il ruolo della Banca d’Italia in rapporto a tali ultimi organismi. Al Parlamento l’ultima parola!

Articolo a cura del Dott. Marco Maranzana
Studio legale in Asti – mmaranzana@libero.it

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