Finanziamenti prestito d’onore

Ogni anno una larga parte dei finanziamenti agevolati messi a disposizione dagli enti pubblici Italiani e dalla Comunità Europea non vengono richiesti ed utilizzati. Gli utenti registrati di Unione Consulenti sono invece supportati per la verifica della disponibilità dei Bandi di Finanziamento.
 

Finanziamenti prestito d’onore nuove imprese

Finanziamenti nuove imprese, vedi anche:

– Finanziamenti Legge n° 95/1995 (ex 44/86) imprenditoria giovanile
Finanziamenti Legge n° 215/92 imprenditoria femminile
Prestito d’onore e Finanziamenti creazione nuove imprese
Finanziamenti nuove imprese di servizi Legge 236

A chi si rivolge il Prestito d’onore e i finanziamenti per la creazione di nuove imprese

Il Dlgs. 21/4/2000 n. 185 mette a disposizione una serie di contributi, rivolti all’intero territorio nazionale, per agevolare la creazione di piccole imprese sia societarie che in forma individuale.

Tali contributi si rivolgono alle seguenti categorie di imprese:
1 – MICROIMPRESE
2 – FRANCHISING
3 – LAVORO AUTONOMO
 

1 – MICROIMPRESE

L’agevolazione è rivolta a persone che intendono avviare una attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società di persone, nei settori della produzione di beni o di servizi.

Requisiti necessari dei soggetti beneficiari
Per poter beneficiare dell’agevolazione è necessario che la metà numerica dei soci, che detenga almeno la metà delle quote di partecipazione nella società, sia in possesso dei seguenti requisiti:
– maggiore età alla data di presentazione della domanda
– status di non occupazione al momento della presentazione della domanda
– residenza nel territorio nazionale alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente in materia.

Investimenti ammissibili (fino ad un massimo di euro 129.114):
gli investimenti ammissibili relativi alle microimprese sono i seguenti:
– attrezzature, impianti , macchinari e allacciamenti
– beni immateriali ad utilità pluriennale
– ristrutturazione di immobili (10% degli investimenti ammissibili)

Il Dlgs. 185/2000 ammette al contributo anche una serie di spese di gestione relative al primo anno di attività:
– materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi interni al processo produttivo;
– utenze e canoni di locazione per immobili;
– oneri finanziari;
– prestazioni di garanzie di assicurazione sui beni finanziati

Agevolazioni previste (contributo a fondo perduto 50% e finanziamento agevolato 50% )
Per le spese d’investimento il Dlgs n. 185/2000 prevede un mix di contributo a fondo perduto di circa il 50% e finanziamento agevolato per la restante parte del 50% che copre tutte le spese in c/investimento. Nel primo anno di attività della società è previsto un contributo a fondo perduto del 100% per coprire le spese in c/gestione fino a 12.000 euro.

2 – FRANCHISING

Il d.lgs n. 185/2000 agevola anche coloro che sono intenzionati ad aprire un’attività in franchising (contributo a fondo perduto 50% e finanziamento agevolato 50% ).

Requisiti necessari dei soggetti beneficiari
A – Questa agevolazione è rivolta a persone fisiche o società (di persone o di capitali) di nuova costituzione che intendono avviare un’attività imprenditoriale in franchising.

B – Per poter beneficiare della presente agevolazione è necessario che la metà numerica dei soci, che detenga almeno la metà delle quote di partecipazione nella società, sia in possesso dei seguenti requisiti:
– maggiore età alla data di presentazione della domanda
– status di non occupazione al momento della presentazione della domanda
– residenza nel territorio nazionale alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente in materia.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI:
Gli investimenti ammissibili relativi al franchising sono i seguenti:
– attrezzature, impianti , macchinari e allacciamenti
– beni immateriali ad utilità pluriennale e quote di affiliazione
– ristrutturazione di immobili (10% degli investimenti ammissibili)

Il Dlgs. 185/2000 ammette al contributo anche una serie di spese di gestione relative al primo anno di attività:
– materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi interni al processo produttivo;
– utenze e canoni di locazione per immobili;
– oneri finanziari;
– prestazioni di garanzie di assicurazione sui beni finanziati

3 – LAVORO AUTONOMO

Soggetti beneficiari
Possono essere agevolati da questa misura i soggetti che vogliono costituire una ditta individuale in qualità di lavoratori autonomi.
Le iniziative agevolabili possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio).

Requisiti soggettivi
Per poter beneficiare della presente agevolazione è necessario che il titolare della ditta individuale sia in possesso dei seguenti requisiti:
– maggiore età alla data di presentazione della domanda
– status di non occupazione al momento della presentazione della domanda
– residenza nel territorio nazionale alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente in materia.

Investimenti ammissibili (fino ad un massimo di euro 25.823,00) :
Gli investimenti ammissibili relativi al lavoro autonomo sono i seguenti:
– attrezzature, impianti , macchinari e allacciamenti
– beni immateriali ad utilità pluriennale
– ristrutturazione di immobili (10% degli investimenti ammissibili)

Agevolazioni previste (contributo a fondo perduto 50% e finanziamento agevolato 50% )
per le spese d’investimento il Dlgs n. 185/2000 prevede un mix di contributo a fondo perduto e mutuo agevolato che copre tutte le spese in c/investimento. Nel primo anno di attività della società è previsto un contributo a fondo perduto per coprire le spese in c/gestione.
sono inoltre previsti servizi totalmente gratuiti di assistenza tecnica e gestionale, per un periodo massimo di un anno.
Per le spese d’investimento il Dlgs n. 185/2000 prevede un mix di contributo a fondo perduto di circa il 50% e finanziamento agevolato per la restante parte del 50% che copre tutte le spese in c/investimento. Nel primo anno di attività della società è previsto un contributo a fondo perduto del 100% per coprire le spese in c/gestione fino a 5.165 euro.

Fasi per la realizzazione di un progetto di finanziamento

Fase 1 – Compilazione modulo online

L’utente invia i dati principali di progetto compilando il modulo online di interesse. L’inserimento corretto di tutti i campi permette ai consulenti di effettuare una verifica più accurata dei bandi disponibili per il progetto.

Fase 2 – Ricerca finanziamento e valutazione di fattibilità

– Unione Consulenti verifica i nuovi bandi di finanziamento ed effettua una valutazione gratuita di fattibilità per i progetti ricevuti. Se viene individuato un bando che possa dare agevolazioni per un progetto, il consulente contatta la persona indicata nel modulo per fornire tutte le informazioni del caso, inviando inoltre il preventivo di spesa per lo sviluppo del progetto.
Per una ricerca immediata e più completa, è disponibile a pagamento anche il servizio di ricerca personalizzata.  In caso non vi fossero contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati per un progetto a noi inviato l’utente non sostiene nessuna spesa.

Fase 3 – Preparazione del progetto  

 Se l’opportunità è di interesse dell’utente, una volta accettato ed inviato via fax il preventivo di spesa, il consulente incaricato prepara la documentazione per la presentazione del progetto assistendo il cliente in tutte le fasi del finanziamento (analisi del bando, stesura progetto, rendicontazione finale ed invio documentazione tecnico-economica) facendo particolare attenzione al rispetto di tutti i parametri necessari per l’ottenimento del finanziamento.

 

Fase 1 – Compilazione modulo su FinanziamentoPMI.it

PRIVATI IMPRESE
Modulo finanziamenti per apertura nuove attività Modulo per ditte individuali e società già costituite