A chi spetta l’amministrazione dei beni della comunione? 
In applicazione del principio di uguaglianza sancito con la riforma del diritto di famiglia, l’amministrazione del patrimonio in comunione spetta ad entrambi i coniugi. 
Entrambi i coniugi, anche disgiuntamente, possono porre in essere tutti quegli atti di utilizzazione, conservazione o manutenzione di beni che riguardino i bisogni ordinari della famiglia (così detti atti di ordinaria amministrazione), mentre gli atti di straordinaria amministrazione spettano congiuntamente ad entrambi i coniugi. 
E bene però precisare che qualora un atto di straordinaria amministrazione sia posto in essere da un solo coniuge senza il consenso dell’altro, l’atto: 
* se concerne beni immobili è annullabile, ma l’azione può essere proposta solo entro un anno dalla data di conoscenza; 
* se concerne beni mobili è valido, ma il coniuge che l’ha posto in essere è tenuto a reintegrare lo stato della comunione .

Per quali debiti rispondono i beni della comunione? 
I beni della comunione rispondono per i così detti “debiti della comunione” e cioè:
a) le spese per il mantenimento della famiglia e per l’istruzione ed l’educazione dei figli.
b) le obbligazioni contratta dai coniugi, anche separatamente nell’interesse della famiglia, 
c) le obbligazioni contratte dai coniugi congiuntamente; 
d) i pesi ed oneri gravanti sui beni della comunioni al momento del loro acquisto, 
e) le spese per l’amministrazione dei beni della comunione.

I beni personali dei singoli coniugi rispondono dei debiti della comunione, in via sussidiaria, solo se i beni della comunione sono insufficienti, per la metà del debito. 

I beni della comunione rispondono altresì dei debiti personali dei coniugi solo dopo l’escussione dei beni personali del coniuge che li ha contratti, solo fino al valore di competenza del coniuge obbligato e solo dopo che siano stati soddisfatti i creditori della comunione. 

Quando si scioglie la comunione? 
La comunione si scioglie:
a) con la morte di uno dei coniugi ;
b) con l’annullamento del matrimonio
c) con la separazione personale
d) con la sentenza di divorzio
e) con la separazione giudiziale dei beni (es.: in caso di interdizione, inabilitazione di uno dei coniugi, cattiva amministrazione, mancata contribuzione di uno dei coniugi ai bisogni della famiglia in misura proporzionale alle proprie sostante e capacità di lavoro ecc..)
f) con la modifica del regime patrimoniale della famiglia
g) con il fallimento di uno dei coniugi

Cosa succede ai beni della comunione dopo lo scioglimento? 
Lo scioglimento della comunione fa cessare la comunione legale e conduce alla divisione del patrimonio comune. 
Detta divisione dei beni della comunione legale si effettua ripartendo in parti uguali l’attivo (beni della cd. comunione immediata più i beni della cd. comunione del residuo) 

Scritto dallo Studio dell’Avvocato Irene Brolo, esperta in diritto di Famiglia

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